Inverter o generatore in barca? Ecco come scegliere

2023-03-01 11:37:27 By : Ms. li guo

Per la corrente a 220 Volt, in barca, conviene utilizzare inverter o generatore? 

Partiamo dalla definizione di questi due impianti. L’inverter è un apparecchio collegato all’impianto elettrico che tramuta la tensione da 12/24 Volt a 220 Volt. Per alimentare le utenze a quest’ultima tensione utilizza la riserva di carica delle batterie di bordo. Il generatore è un motore vero e proprio che lavora, di norma, a un basso regime di giri. A esso è collegato un potente alternatore in grado di erogare “energia” elettrica con una tensione pari a 220 Volt. Allo stesso modo, l’alternatore serve anche per ricaricare le batterie.

Premesse le differenze per gestire le proprie utenze a 220 Volt, è necessario valutare una serie di parametri che potranno far ricadere la scelta, per quanto riguarda l’approvvigionamento di energia a bordo, su un inverter o un generatore:

– Spazio disponibile a bordo: un generatore occupa più spazio di un inverter e deve essere installato in una posizione comoda che consenta di collegarlo al circuito di raffreddamento (acqua) e allo scarico fuoribordo.

– Fabbisogno energetico: bisogna calcolare il fabbisogno energetico per tutto ciò che a bordo funziona a tensione 220 Volt. L’unità di misura da considerare è il Watt, ed è anche il parametro distintivo dei vari modelli di inverter e generatori. Per dimensionarli considerate per esempio che se a bordo utilizzate due utenze da 600 W simultaneamente, dovete calcolare un impianto da 1200 W.

Tale potenza si traduce in un assorbimento di circa 100 Ampere/ora (Ah) a 12 Volt (cioè utilizzando le batterie e quindi l’inverter). Se avete un banco batterie da 200 Ah, dimezzate le sue capacità in un’ora. Con il generatore, invece, non ci sono limiti temporali all’utilizzo (sempre che la sua potenza sia superiore alla somma di quella delle utenze, in questo caso 1200 W).

– Tipologia di utenze: Se utilizzate delle utenze a 220 Volt per lungo tempo e contemporaneamente, la vostra scelta dovrà ricadere su un generatore. Immaginate un forno a microonde, il frigo un phon, la ricarica dei telefoni e via dicendo. Se invece il fabbisogno diventa minore, vi basterà un inverter.

INVERTER Pro: dimensioni compatte, facilità di installazione, esistenza di modelli in grado di sviluppare grande potenza. Contro: utilizzo limitato alla portata del banco batterie.

GENERATORE Pro: erogazione elettrica continua e stabile (e su “misura”, con i nuovi generatori a giri variabili), affidabilità. Contro: dimensioni elevate, rumorosità e prezzo maggiore.

Con l’ibridazione che è un fenomeno irreversibile, comunque inverter. Poi dipende dalle dimensioni della barca e tipo di propulsione.

Ma anche su barche “Legacy” è più conveniente l’inverter e non dovrebbe mai mancare il generatore portatile come APU, sicuramente più efficiente del motore alla fonda. E magari un fuoribordo elettrico per le manovre.

Se abbiamo un banco batterie da 200 Ah come descritto e vogliamo installare un generatore eolico Silentwind con 600 w di fotovoltaico, sono in commercio anche per la nautica gli accumulatori a supercaps Sirius di Kilowatt Labs; due da 500 w in parallelo, pari alla capacità del regolatore, sono sufficienti a erogare 140 Ampere per il mantenimento della batteria servizi (raccomandato AGM) ed i picchi di carico con una scarica profonda fino al 90%.

Errata corrige: 600w potenza massima del vento; modulo fotovoltaico max 300 wp.

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